Caso Yara: lettera ad Oggi svela l’assassino, non è Bossetti ma un muratore polacco

E’ arrivata alla redazione del settimanale Oggi, una lettera che rivelerebbe l’innocenza di Massimo Bossetti ed attribuirebbe l’omicidio della piccola Yara Gambirasio ad un muratore del cantiere di Mapello: si parla di un uomo di origine polacca. 

La lettera è stata consegnata agli inquirenti ed analizzata. C’è già chi parla di mitomania. Bossetti sarebbe innocente ma avrebbe assistito all’assassinio ma non parla perchè minacciato.

Questo un breve riassunto della lettera arrivata ad Oggi. Ecco alcuni estratti diffusi sul web dalla varie testate gionalistiche.

 

Certo che signor Bossetti non potrà mai dire tutta la verità visto cosa hanno fatto sorella, piena di botte poveretta”, scrive l’anonimo nella prima lettera. E nella seconda aggiunge: “Nessuna meraviglia qualcuno se la prenda con sorella di Massi. Lui non può, non deve proprio parlare ok? (in trappola)… Il Massi ricordo che è scappato dalla spavento… certo eravamo in diversi e voi non lo capite. La Yara l’abbiamo portata in campo e abbandonata come un sacco di patate. Si può dire? Vergogna, si … Abbiamo vomitato nel fare io sono pure svenuto se può interessare o forse no, si figuri il Massi…”.

La Yara era conosciuta brava ragazza davvero, anche sua sorella. Ciao ciao diceva. Punto e basta, poco di più… e poi quella brutta sera maledetta. Yara dunque in primo momento è stata in casa di una brava signora, eravamo in diversi e nessuno poteva pensare male. Un certo momento si è innervosita e voleva andare via tornare a casa l’aspettavano i genitori”. E continua: “Il polacco ubriaco ha cominciato a smaniare, a comportarsi male e molto. Non sapevamo che fare. La bimba gridava pure noi poi il vuoto, il nero, un buio…”.

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