Roma la ragazza violentata: ingannata dalla birra, il militare si difende

La ragazza violentata nella sera del 29 giugno 2015 vicino piazzale Clodio in zona Prati a Roma racconta il suo incubo iniziato nel momento in cui il militare si è finto poliziotto e l’ha intimata a seguirla per identificarla. Il militare si difende: “era consenziente“. 

La ragazza l’ha riconosciuto subito e racconta la disperazione di quegli istanti in cui ha pure cercato di divincolarsi e scappare. Secondo il racconto della 15enne il militare si è avvicinato riprendendola perchè stava buttando una birra dicendole che è reato bere per strada per giunta lei è minorenne le ha detto di mostrargli i documenti e l’ha invitata a seguirlo.

Il gip romano ha convalidato il fermo al militare e non crede al militare anzi, a dire del giudice ha pianificato la violenza e potrebbe ricometterla per questo resta in carcere.

L’INCUBO DELLA RAGAZZA – La ragazza era l’unica ad avere i documenti e la invita a seguirla in caserma ma poi lui devia spingendola in un campo vicino e la intima a non ribellarsi se no le avrebbe fatto del male. La minaccia e le dice che se non sta zitta farà la stessa cosa alle sue amiche.

Ha anche tentato di scappare ma lui l’ha ripresa e lei ha solo sperato che tutto finisse il prima possibile per poter scappare. Un racconto agghiacciante di una 15enne che ha la forza di raccontare tutto nonostante il trauma. Dopo la violenza lui le ha detto di dire alle sue amiche che le aveva fatto la multa e non raccontare quello che era successo.

La Redazione:
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