Terremoto Nepal: estratto vivo dopo 82 ore ha bevuto la sua urina

Dopo la scossa di terremoto in Nepal da un cumulo di macerie di un Hotel è stato estratto vivo un uomo dopo 82 ore nelle quali è rimasto vivo con una gamba incastrata tra i resti dell’albergo in cui soggiornava a Kathmandu. 

L’uomo ha confessato di non aver mai perso la speranza ed aver lottato per sopravvivere. Rishi Khanal, 27 anni ha detto: “Avevo qualche speranza ma ieri mi sono arreso. Le mie unghie erano diventate bianche e le mie labbra cominciavano a screpolarsi. Ero sicuro che non sarebbe venuto nessuno, ero sicuro che sarei morto. Non si sentiva niente. Ho continuato a battere contro le macerie e alla fine qualcuno ha risposto ed è venuto in mio aiuto. Sono rimasto senza mangiare e non avevo niente da bere, quindi ho bevuto la mia urina“.

I numeri fanno paura, si parla ad oggi di 5.300 morti e 8.000 feriti; 8 milioni di persone bisognose di assistenza umanitaria. Una protesta è in corso a Kathmandu contro la lentezza con cui vengono distribuiti gli aiuti alla popolazione e l’inefficacia delle misure prese dal governo per soccorrere le persone bisognose e nelle ricerche sotto le macerie. Molte località vicino all’epicentro del sisma sarebbero ancora isolate e sembra che questo terremoto abbia colto di sorpresa anche gli organi competenti che non riescono ad attuare misure efficienti ed efficaci per aiutare la popolazione.

Elisa BI.: Elisa, la nostra direttrice, da sempre ama scrivere ha sostenuto un corso di scrittura creativa a Roma. E' specializzata nelle dinamiche di comunicazione e, soprattutto, è sempre attenta alle ultime tendenze del web tra social e fenomeni Youtube. Ha scritto per diversi Blog, ama la moda ed il mondo del make up. Spesso si è definita la donna con la valigia per la sua passione per i viaggi.
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