Un violento terremoto ha colpito una remota regione del Tibet, in Cina, a poca distanza dal confine con il Nepal. L’epicentro del terremoto è stato situato vicino a Lobuche. La scossa è avvenuta oggi, 7 gennaio 2025 alle ore alle 09:05 locali, in Italia erano le 02:05.
Il sisma ha sprigionato un magnitudo 6,8 secondo il China Earthquake Networks Centre e di 7,1 secondo l’USGS. L’epicentro è stato localizzato ad una profondità di 10 km. Sono presenti sei villaggi entro 5 km dall’epicentro, dice l’emittente statale cinese CCTV.
Il bilancio delle vittime del terremoto in Tibet in Cina è salito a 126. Lo riferiscono i media statali cinesi.
Le e municipalità di Changsuo, di Quluo e di Cuoguo nella contea di Dingri sono state particolarmente colpite dal sisma.
Carlo Doglioni, presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia parla di terremoti simili a quelli che si verificano sull’Appennino: “In quella zona, infatti, la collisione tra la placca tettonica indiana e quella eurasiatica, che milioni di anni fa portò al sollevamento della catena Himalayana, è caratterizzata da una faglia di tipo estensionale, che cioè porta ad un allontanamento tra i due blocchi. I terremoti che avvengono in questa zona come quello del 2008 che causò oltre 70mila vittime, sono sempre dovuti al dilatamento della faglia, mentre non è stato il caso di quello avvenuto in Nepal nel 2015, che raggiunse magnitudo 7.8 e provocò più di 8mila vittime”.