Marco Carta assolto per il furto alla Rinascente: “il fatto non sussiste”




La decisione del giudice dopo l’udienza di oggi a Milano riguardo al furto alla Rinascente che cedeva imputato Marco Carta è stata resa ufficiale. “Il fatto non sussiste” Marco Carta è assolto.

Marco Carta da sempre si è professato innocente difronte all’accusa del furto di alcune magliette del valore di 1200 euro alla Rinascente di Milano. Anche da Live non è la d’Urso ha continuato a dichiararsi tale affrontando 5 sfere agguerrite dove l’unico sostenitore della sua innocenza era Lele Mora.

Il PM aveva chiesto 8 mesi di reclusione ed una multa di 400 euro. Ma il giudice visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza del negozio ha deciso di assolvere Marco anche a valle delle prove della sua innocenza presentate dai legali del cantante sardo.

Ma il Pm non soddisfatto ha deciso di ricorrere in appello.

Marco dopo la notizia dell’assoluzione ha scritto un bellissimo post su Instagram.

Non ho mai smesso di credere. È come se oggi mi svegliassi da un brutto sogno. Perché è questo che rimane, solo un brutto ricordo in via d’estinzione. Ringrazio tutte le persone che non hanno mai creduto neanche per un secondo alle cattiverie dette gratuitamente. Grazie alla mia famiglia, ai miei amici, quelli veri. Grazie Sirio, amore mio. Adesso posso riprendere ancora più forte la mia musica e le mie giornate, ora posso tornare a sorridere”.

Il legali di Marco Carta come riporta “La Repubblica” hanno affermato dopo la sentenza a carico del cantante sardo.

Marco Carta è innocente, e ora lo possiamo dire ad alta voce. E’ stata una vicenda minimale, ma la notorietà aiuta e spero che possa essere d’aiuto a tutti per capire che i processi si fanno nei tribunali. La difesa aveva sempre portato avanti una linea. Il signor Carta ha sempre dichiarato la sua innocenza, oggi un giudice ha acclarato ciò e la questione per noi è chiusa qui. Se la procura impugnerà la sentenza, ci rivedremo in Corte d’Appello. Il dato è talmente certo che siamo sicuri che la vicenda finirà qui. Dai filmati emerge l’estraneità totale di Carta e la condotta delittuosa della Muscas (l’infermiera 53enne anche lei arrestata, e per la quale il procedimento è ancora in corso, ndr), ma dalle immagini mostrate in aula è chiaro che Carta non poteva essere consapevole di condotta fraudolenta della Muscas. Attendiamo comunque le motivazioni del giudice”.

Questo articolo è stato scritto da La Redazione , autore NotizieWebLive


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