Forte scossa di terremoto in Calabria ma la terra continua tremare




Paura a Catanzaro, Vibo Valentia, Reggio di Calabria per la forte scossa di terremoto di oggi. Nessuno tsunami. 

E’ stata registrata questa mattina una forte scossa di terremoto nella regione Calabria. La scossa si è verificata oggi sabato 14 luglio 2018 alle ore 4:50. Il terremoto di magnitudo 4,4 della scala Richter non ha fatto registrare particolari danni ma ha spaventato tutta la costa sud-occidentale della Calabria. 

L’epicentro è stato rilevato in mare ad una profondità di 57 km. Proprio la profondità dell’epicentro ha reso meno intensa la scossa sulla costa. Non ha generato alcuno tsunami.

Coordinate geografiche dell’epicentro (lat, lon) 38.715.8.  Le località più vicine all’epicentro sono Tropea, Ricadi, Drapia, Parghelia, Spilinga e Zaccanopoli. 

Si poi verificata una scossa alle 05:05:11 del 14 luglio 2018 di magnitudo 1.6 lungo la Costa Calabra sud occidentale (Catanzaro, Vibo Valentia, Reggio di Calabria). Con epicentro a 55 km di profondità.

GLI TSUNAMI IN ITALIA.

La domanda che si fanno molti quando leggono che l’epicentro dei terremoti è in mare è la seguente: ma in Italia si possono verificare tsunami? La risposta è “sì”.

Nel 1627 si verificò un forte terremoto nel Gargano che generò uno dei primi tsunami segnalati in Italia. Infatti anticamente non ci sono trascrizioni tangibili anche se non si possono escludere altri tsunami antecedenti a quello sopra citato. Una scossa di magnitudo 11 della scala Mercalli innescò uno tsunami. (Mercalli è una valutazione sismologica diversa dalla Richter alla quale siamo abituati sulle app e dai primi dati INGV)

L’epicentro fu rilevato a nord-est di San Severo. Una coltre d’acqua invase la zona costiera tra Fortore e San Nicandro, nei pressi del Lago di Lesina nel Gargano Settentrionale.

Un altro tsunami si verificò in data 11 gennaio 1693 in Val di Noto (Sicilia orientale) con magnitudo 6.8 (Richter). Il terremoto distrusse le località nelle provincie di Siracusa, Ragusa e Catania. Lo tsunami invase Catania, Augusta e Messina. Ma non furono gli unici tsunami. Infatti si verificò, nel febbraio 1783, un forte terremoto in Calabria che generò uno tsunami che colpì le coste calabresi da Messina a Torre del Faro e da Cenidio a Scilla. 

Messina post terremoto e tsunami nel 1908

Ma uno dei più distruttivi terremoti della storia fu quello che si verificò il 28 dicembre 1908. Il terremoto distrusse Messina, Reggio Calabria e di molte altre località siciliane e calabresi. Ma generò lo tsunami più grande mai registrato nel nostro Paese. Si generò un’onda di 13 metri che distrusse Pellaro, Lazzaro e Gallico sulle coste calabresi e Riposto, S. Alessio, Briga e Paradiso su quelle siciliane.
L’onda che invase S. Alessio fu di ben 11.7 metri mentre a Pellaro di 13 metri. I morti furono 70 mila.

Differenza tra scala Mercalli e Richter.

La scala Mercalli è una scala di valutazione dell’intensità di un terremoto eseguita osservando gli effetti che esso produce sulla superficie terrestre su persone, cose e manufatti. Nella scala Richter si esprime una misura della cosiddetta magnitudo. Ovvero una stima dell’energia sprigionata da un terremoto nel punto della frattura della crosta terrestre, cioè all’ipocentro, secondo i criteri indicati dal geofisico statunitense Charles Richter.

Questo articolo è stato scritto da La Redazione , autore NotizieWebLive

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